
Stra
Descrizione
Il toponimo deriva chiaramente dal latino strāta, "strada lastricata", come toponimo documentato fino dall'anno 1105; originariamente tale nome definiva la zona dell'attuale San Pietro,[4] in seguito esteso all'intero territorio (nel medioevo e in tutta l'età moderna il nome dell'attuale Stra era Fossolovara, interpretabile come "fosso dei lupi" o in alternativa come "fosso dei lovi", ovvero di piante palustri[non chiaro]). In epoca romana, infatti, la zona era attraversata dalla strada militare Emilia-Altinate, costruita dal console Marco Aurelio Lepido per congiungere Padova ad Altino ed Aquileia. Allora il territorio di Stra doveva essere centuriato e quindi predominavano le attività agricole.
Nel medioevo Stra subì gravi danni a causa delle varie invasioni barbariche, poi dal XVI secolo la storia del paese si legò a quella di Padova e coinvolta nelle numerose guerre con la vicina Venezia; le dispute vertevano su questioni di confine e sui diritti vantati sulle acque del Brenta. Stra venne quindi dominata dagli Ezzelini ed in seguito passò sotto la signoria di Milano per effetto del trattato fra Venezia e i Visconti. Stra venne sottratta alla dominazione viscontea dai padovani, condotti da Francesco da Carrara.
Nel XVI secolo, finita la guerra della Lega di Cambrai, Stra divenne a tutti gli effetti territorio veneziano. La sua posizione e la sua propensione all'agricoltura resero Stra una località ideale per i soggiorni dei nobili della Serenissima, che edificarono lungo la Riviera del Brenta le ville più belle: di importanza nazionale la grandiosa Villa Pisani, magnifica e regale costruzione settecentesca, eretta su progetto di Girolamo Frigimelica e poi rivista da Francesco Maria Preti. La villa, finemente affrescata da Giambattista e Giandomenico Tiepolo e da Mengozzi Colonna, rappresenta uno dei maggiori patrimoni architettonici italiani.