
San Vito di Cadore
Descrizione
Il primo documento che attesta l'esistenza di San Vito risale al 1203, tuttavia la presenza di un abitato stabile è da individuarsi attorno all'anno 1000. Precedentemente si ritiene che il territorio fosse interessato da insediamenti di carattere stagionale legati prevalentemente alle attività di pascolo e raccolta del legname. Nel 1200 è tuttavia già presente a San Vito un'antica pieve.
Nonostante forme di organizzazione simili alle Regole fossero probabilmente presenti già in precedenza, tali istituzioni vengono codificate solo nel basso medioevo: la Regola di Festornigo è menzionata per la prima volta nel Laudo del 1239, il più antico del Cadore. Vi sarà poi una seconda regola, quella di Mondeval: dall'unione delle due regole, nel 1949, nascerà l'attuale organizzazione. Per tutta la storia antica e medievale San Vito, come il resto del Cadore, restò saldamente collegato con il Friuli, da cui dipendeva sia politicamente che religiosamente. Solo durante il Basso Medioevo il Cadore si allontanò dal dominio diretto del patriarca di Aquileia, venendo affidato in feudo ai da Camino, pur rimanendo inserito all'interno della Patria del Friuli.