
Montecchio Maggiore
Descrizione
Nell'attuale territorio di Montecchio Maggiore passava un tratto dell'antica Via Postumia, che ha reso frequenti i contatti tra la popolazione veneta e i Romani, rapporti che si cementarono sempre più anche per difendersi dalle frequenti incursioni nel territorio veneto di un nemico comune: i Galli.
Dopo il conferimento della cittadinanza romana ai popoli transpadani nel 49 a.C. e l'attribuzione del titolo di Municipium alla città di Vicenza, Montecchio venne definita come "pagus", il distretto rurale romano circoscrizione minore del municipium, governato da magistrati dipendenti dalle autorità municipali.
Sono numerose le testimonianze archeologiche dell'epoca romana rivenute nel territorio di Montecchio Maggiore. In particolare, nella zona dell'antica Pieve di Santa Maria e San Vitale, zona in cui ora sorge l'Ospedale Civile, sono state ritrovate alcune iscrizioni funerarie, probabilmente risalenti al I o al II secolo d.C..
Sono state rinvenute anche colonne militari, ovvero cippi che segnavano la distanza da Roma o dalla città più vicina. Esse risalgono al IV secolo d.C., epoca in cui l'imperatore Costantino eseguì un'importante opera di ristrutturazione stradale. Questi reperti, recuperati sempre nella zona della Pieve, permettono di supporre l'esistenza di una strada romana di penetrazione verso la valle dell'Agno e del Chiampo nella zona dell'attuale bivio di San Vitale.