Concordia Sagittaria - Area Arch.
La sala d'ingresso agli scavi della basilica di Concordia Sagittaria si affaccia sull'Annia, come una 'finestra' reale e al tempo stesso metaforica.
Dell'antica strada consolare, infatti, si conservano ancora consistenti tracce, di qui la scelta di questa sede, e non del Museo Nazionale Concordiese di Portogruaro, per l'allestimento della sala ad essa dedicata. L'esposizione narra la storia del territorio gravitante sulla città antica, illustra lo sviluppo dell'area archeologica della basilica ed evidenzia le tematiche pertinenti all'antica via consolare.
Tra i materiali esposti figurano un disco in lamina di bronzo rinvenuto a Musile di Piave e databile all'epoca della romanizzazione; un piccolo leone in terracotta, datato al I secolo d.C., ritrovato nel corso di uno scavo in via Fornasatta a Concordia e destinato forse a decorare una fontana da giardino di una casa romana; infine, un pugnale decorato con la tecnica dell'ageminatura, rinvenuto presso il ponte romano durante indagini ottocentesche: un richiamo, quest'ultimo, al ruolo militare di Concordia in epoca tardoantica.
Il sito comprende resti di una trichora martyrum e di una basilica paleocristiana a tre navate, pavimentata in mosaico con motivi geometrici, e con bancone presbiteriale rialzato.
Davanti all'edificio si estende un ampio quadriportico con pozzo centrale. Accanto vi è un tratto lastricato della romana Via Annia, ben conservata. Rimangono anche i resti dell'episcopio. A fianco della trichora si sviluppa un'area sepolcrale con sarcofagi.
Tra i materiali esposti figurano un disco in lamina di bronzo rinvenuto a Musile di Piave e databile all'epoca della romanizzazione; un piccolo leone in terracotta, datato al I secolo d.C., ritrovato nel corso di uno scavo in via Fornasatta a Concordia e destinato forse a decorare una fontana da giardino di una casa romana; infine, un pugnale decorato con la tecnica dell'ageminatura, rinvenuto presso il ponte romano durante indagini ottocentesche: un richiamo, quest'ultimo, al ruolo militare di Concordia in epoca tardoantica.
Il sito comprende resti di una trichora martyrum e di una basilica paleocristiana a tre navate, pavimentata in mosaico con motivi geometrici, e con bancone presbiteriale rialzato.
Davanti all'edificio si estende un ampio quadriportico con pozzo centrale. Accanto vi è un tratto lastricato della romana Via Annia, ben conservata. Rimangono anche i resti dell'episcopio. A fianco della trichora si sviluppa un'area sepolcrale con sarcofagi.