
Colognola ai Colli
Descrizione
Sorta in una zona abitata già dall’homo erectus circa 400.000 anni fa e nei pressi di un castelliere, ossia di un villaggio fortificato, risalente all’età del ferro (III-II millennio a.C.), acquistò grande rilievo in epoca romana, come testimoniato dal rinvenimento di numerosi reperti archeologici e dalle stesse origini del toponimo, che anticamente assunse la forma di COLONIOLA o COLONIOLA AD COLLES. Dopo la caduta dell’impero romano, al pari dei territori circostanti, risentì molto probabilmente delle disastrose invasioni barbariche, venendo infeudata verso l’undicesimo secolo ai conti Nogarola. Nella prima metà del Duecento, avendo reclamato l’autonomia da Verona, fu messa a ferro e fuoco e, passata dall’inizio del XV secolo sotto il dominio veneziano, seguì le vicende della Serenissima fino alla sua caduta sul finire del Settecento. Durante l’invasione napoleonica fu teatro di ripetuti scontri tra francesi ed austriaci che, usciti alla fine vittoriosi, vi dominarono fino al 1866, quando fu annessa al Regno d’Italia. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: la parrocchiale dei Santi Fermo e Rustico, edificata nella prima metà del XVII secolo sul luogo di un antico edificio di culto, già citato nella bolla di papa Eugenio III del 1145; la settecentesca chiesetta dedicata ugualmente a San Fermo e a San Rustico; il palazzo dei nobili Cavalli Peverelli; villa Portalupi, ora Spinola, e villa Cominetti.