
Chiuppano
Descrizione
Nel passato Chiuppano è stato un punto accessibile per congiungersi con la parte opposta dell'Astico, da dove si dipartiva la pista verso l'Altopiano e verso l'Alta Valle dell'Astico. In epoca romana il passaggio fu probabilmente dotato di passerelle in legno, più volte sostituite nei secoli, in corrispondenza dell'attuale ponte in muratura. Era uno dei punti romani di controllo delle regioni montuose. Qui, forse, legionari e mercanti sostavano prima di affrontare l'insicura e difficile via della Valdastico. La presenza romana è documentata da numerosi reperti.
Nel 917 tutto il territorio compreso tra la riva sinistra dell'Astico e quella destra del Brenta, incluso l'Altopiano di Asiago, fu donata dall'imperatore Berengario al vescovo Sibicone di Padova, con l'obbligo di costruire castelli e opere di difesa contro le incursioni degli Ungari[8]. In questo periodo, forse, fu ripristinato e rafforzato il piccolo castro romano esistente.
Chiuppano è citato per la prima volta in un documento del 975 e in uno del 983: una parte del territorio apparteneva ancora al monastero di San Felice di Vicenza. Agli inizi del XIII secolo Chiuppano divenne comune autonomo con a capo un decano.
A Chiuppano vi fu certamente un castello, del quale non esiste più traccia da tempo, ma il suo ricordo vive ancor oggi nel toponimo "il Castello", dato al colle sul quale esisteva la chiesa dedicata a San Daniele.