
Candiana
Descrizione
Secondo la fantasia popolare il nome Candiana dovrebbe derivare da Campus Dianæ, ossia "campo di Diana", leggenda vuole che la dea sia andata a cacciare in queste terre. Secondo altri racconti (ancor meno attendibili), il centro sarebbe stato fondato da un gruppo di persone fuggite dall'isola greca di Candia (l'odierna Creta). In realtà ambo le teorie sono infondate, attualmente «Sembra più credibile l'ipotesi che il toponimo derivi dal nome proprio Candidus più il suffisso ana (che starebbe a indicare, genericamente, "villaggio" o "fattoria")».
Tutto il centro abitato si evolve attorno al duomo di San Michele Arcangelo, del 1493-1502 (architetto Lorenzo da Bologna) attorniato dall'ex monastero prima benedettino quindi passato ai canonici regolari di Sant'Agostino, dal 1462. La chiesa da molti viene chiamata "cattedrale di campagna" sia per la monumentalità dell'edificio che per le opere del Morlaiter, del Mengozzi Colonna, le statue di Giovanni Bonazza, in esso contenute. Gli Agostiniani del monastero di Candiana furono anche artefici della sistemazione agraria del territorio da essi posseduto con la costruzione di numerose case rurali per i fittavoli, databili dal XVI-XVII sec. molte delle quali ancora esistenti. Il monastero fu soppresso nel 1783 e la proprietà acquistata dalla famiglia Albrizzi. La prima chiesa e relativo monastero sono stati fondati in data 3 novembre 1097 per volontà di Cono da Calaone.