
Campo San Martino
Descrizione
Nel territorio di Campo San Martino non ci sono ritrovamenti importanti che ci indicano la presenza certa e stabile dell'uomo in età precedente a quella romana. Possiamo solo immaginare che un tempo questi luoghi erano attraversati da corsi d'acqua e coperti da boschi utilizzati per la caccia, la pesca, il pascolo o la raccolta di legname. Tracce di occupazione del suolo in età paleoveneta potrebbero essere individuate con il ritrovamento, occasionale, di resti di piroghe monossili segnalati nel Brenta tra Campo San Martino e Piazzola sul Brenta ma la loro presenza non acquista nessuna prova dell'insediamento umano. Durante l'età romana nel territorio di Campo San Martino vennero costruiti strade, ponti e villaggi. Una tappa fondamentale del processo di inserimento dell'amministrazione romana fu la concessione, nel 89 a.C., dello ius latino (cioè del diritto latino, il livello tra la piena cittadinanza romana e lo stato di non cittadino) attribuito dalla Lex Pompeia, cui seguì, successivamente, la Lex Iulia promulgata nel corso del decennio apertosi nel 49 a.C. o forse più tardi nell'età di Augusto. Quello che faceva ricco e grande il territorio di Padova, per la sua favorevole posizione geografica e per la fitta rete stradale e fluviale, era il commercio di lana. I romani attribuirono particolare importanza alla realizzazione di una capillare rete stradale che aveva la particolarità di snodarsi in linea retta, per quanto era possibile, e ciò per collegare più velocemente le varie parti dell'impero. Queste vie consolari costituirono un importante strumento per la conquista e il consolidamento politico che in seguito acquistò anche una valenza economica e commerciale per lo sfruttamento del territorio e divennero decisive per il processo di unificazione sociale e culturale. Una di queste importanti vie correva alcuni chilometri a nord di Campo San Martino ed era la via Postumia. Questa strada consolare, costruita nel 148 a.C., attraversava tutta la Pianura Padana collegando Genova ad Aquileia.