
Campagna Lupia
Descrizione
L'area fu popolata fin dal neolitico da popolazioni paleovenete. Fin dal tempo neolitico, sorsero dei piccoli villaggi di pescatori-raccoglitori, che nell'epoca seguente, l'età del bronzo, in tutta la sua estensione temporale, continuarono la stessa vita, sempre più aumentando la qualità, fino all'età dei palafitticoli, poi dei terramaricoli ed infine dei Venetkens, gli antichi Veneti.
La vita di quei tempi era principalmente di tipo fluviale. Già i veneti, dal IX secolo a.C., cominciarono a coltivare la terra in maniera più estensiva e a commerciare in gran quantità con i Greci, che ad Hatria (Adria) posero il probabile primo emporio commerciale, anche se molto prima altri commercianti greci erano arrivati, al tempo della civiltà minoica, come si evince dai micro ritrovamenti di Frattesina di Rovigo, di Torcello e di alcune altre località che pian piano stanno emergendo con gli scavi di profondità occasionali.
Sotto l'influenza dell'impero romano, quando la zona fu attraversata dalla via Popilia, vi fu insediata una colonia romana. All'arrivo dei Romani nel III secolo a.C., tutto il territorio era un'immensa et obscura silva glandaria, cioè una sterminata selva di querce, come la descrisse poi Tito Livio di Padova. Il territorio era spesso acquitrinoso e quindi oltre a piante tipicamente idrofile, anche un tipo di quercia cresceva rigogliosa, la quercus farnia, almeno nelle zone più alte, dove i molti meandri del Brenta serpeggiavano sulla piatta pianura.