
Nago-torbole
Descrizione
La presenza umana si riscontra già dal Neolitico (nella zona del Baldo e di Nago). Anche per l'età del bronzo e le epoche protostoriche e storiche la presenza di insediamenti è confermata sulla rupe di castel Penede a Nago, in posizione strategica, distrutto dalle truppe francesi di Luigi Giuseppe di Borbone-Vendôme nel 1703.
Un primo atto ufficiale che riguarda la comunità risale al 1041, quando ebbe luogo una disputa per i confini col vicino centro di Mori. In tempi successivi vennero adottati gli Statuti et Ordini che rimasero operativi fino al XVII secolo. Il territorio di Nago-Torbole, che dall'XI secolo faceva parte del Principato vescovile di Trento, fu conquistato militarmente dai veneziani nel 1439 durante le guerre di Lombardia. In quell'anno la Serenissima fece arrivare un'intera flotta formata da venticinque barconi e sei galere con un'impresa chiamata Galeas per montes.
Le navi partirono dal mare Adriatico, risalirono il fiume Adige e giunsero al porto fluviale di Ravazzone. Da qui, a forza di braccia e di buoi, transitarono per Mori; poi seguirono il corso del rio Cameras fino al lago di Loppio. Superarono anche il passo San Giovanni, discesero per la Bocca di Nago attraverso la valle di Santa Lucia e furono calate nel lago di Garda vicino a Torbole.
Un'impresa gigantesca che rimase nella storia della marineria veneziana, che impiegò circa duemila buoi e costò quindicimila ducati. Dopo un primo insuccesso nel 1439, nell'aprile del 1440 la piccola flotta della repubblica della Serenissima sconfisse la flotta viscontea guidata da Taliano Furlano, riuscendo a conquistare Riva del Garda. La dominazione veneta durò fino al 1509, quando Nago-Torbole tornò al principato vescovile di Trento.
Dopo l'invasione napoleonica nel 1796 e brevi appartenenze al Regno di Baviera e al Regno d'Italia Nago-Torbole fu inglobato nell'Impero austriaco, come tutto il Trentino.