Bressanone
Descrizione
Il toponimo è attestato per la prima volta nell'827 come Pressena (menzionato in un documento di Quartinus, ma è controverso, se si tratti della stessa località). L'appartenenza dei fondatori della città, i Brixeneti[21], al gruppo etrusco-retico e il confronto con i nomi attuali della città in ladino (Persenù), ma anche in bellunese (Persenòn) conducono all'etimo con radice etrusca Φersu (Paersonius/Porsaenna, col significato di grande/i persona/e, (come, ad esempio, fu chiamato il re della etrusca Chiusi, Porsenna)[23]; quindi: città fondata/retta da grandi persone/grande personaggio). Documenti altomedievali dell'827 riportano per la città ancora il nome Pressena. Dal 901 troviamo la forma Prichsna, nel 935-955 appare come Prixina, nel 967 come Brihsine. La forma tedesca Brixen (1297) evolve probabilmente dal termine celtico brik/brig ("altura, sommità", analogamente a Brigantia (Bregenz) e Brixia (per Brescia e Bresso). La forma italiana corrisponde a quella ladina Persenù e a quella veneta settentrionale Persenón.
I primi insediamenti in loco risalgono all'età mesolitica (uno di questi si trova nella zona di Stufles (Stufels). Altre testimonianze dell'antichità della città sono dei resti risalenti all'età del bronzo a Rivapiana (Plabach). Durante i lavori per il restauro ed il consolidamento della piazza Duomo (1996), sono stati scoperti i resti di una capanna risalente a circa 2500 anni fa, a una profondità di circa 4 metri nel sottosuolo. Attorno al 15 a.C. la zona fu integrata da Druso, figliastro dell'imperatore Augusto, nella sfera d'influenza romana. La conquista dei territori alpini fu ricordata nel monumento Trofeo delle Alpi dove, tra le varie tribù sconfitte, compare il gruppo etrusco-retico più settentrionale dei Brixeneti