
Aldeno
Descrizione
L'antichità del luogo è confermata dai reperti archeologici che vanno dall'età del bronzo all'epoca romana. Per Aldeno passava la via Claudia Augusta e per quanto riguarda l'origine del nome ci sono ipotesi controverse: per alcuni studiosi deriva dal latino Altinum, per altri dal longobardo Aldio e secondo altri ancora potrebbe derivare addirittura dall'etrusco Altena o Altuno. A partire dal XIII secolo è conosciuta col nome di Aldenum.
Caratterizzante dal punto di vista storico rimane l'appartenenza di Aldeno al Comun Comunale, un'antica istituzione amministrativa attiva in Vallagarina a partire dal 1100 fino a concludersi nel 1818, con lo scopo di gestire al meglio le terre incolte e i boschi dei comuni associati.
L'attività del Comun Comunale era regolamentata da statuti e da assemblee pubbliche, dette Regole, a cui partecipavano i vari capi famiglia.
Nel 1866 il paese fece una supplica alla Dieta tirolese al fine di essere tolto dal distretto lagarino per essere unito a quello di Trento.
Durante la Grande Guerra, Aldeno divenne la sede del XXI Corpo d'Armata Austro-ungarico, comandato dal generale Kasimir von Lütgendorf, e vi furono trasferiti gli uffici amministrativi e giudiziari di Rovereto. Inoltre, fu un luogo di rifugio per numeroso profughi, fatti sgombrare dalle valli del Leno, da Lizzana e da Marco, che si erano trovate sulla linea di fuoco. Nel 1916 passarono per Aldeno gli irredentisti Damiano Chiesa, che fu proprio identificato a Aldeno, Cesare Battisti e Fabio Filzi, tutti precedentemente catturati in azioni diverse dagli austro-ungarici e successivamente condannati a morte da un tribunale militare a Trento.