San Casciano In Val Di Pesa
Descrizione
Il territorio di San Casciano risulta abitato già in epoca etrusca come dimostrano i ritrovamenti di Montefiridolfi (Tomba dell'Arciere) e Valigondoli (scavi di Poggio La Croce). In epoca romana era una stazione di posta (mansio) al decimo miglio da Florentia.
Il toponimo Decimo che ancora si lega alla pieve di Santa Cecilia, presso San Casciano Val di Pesa, citata già nel 1043, costituisce il ricordo di una pietra miliare (decimum lapidem) di un'importante strada romana, forse quella che doveva unire le colonie di Florentia e Sena Julia. Ritrovamenti archeologici e stratificazione toponomastica attestano l'antichità dell'insediamento, la cui densità sembra trovare conferma nella presenza sul territorio di ben quattro pievi (oltre a Decimo, San Pancrazio, Sugana e Campoli) e di un elevato numero di chiese che da queste dipendevano, relative ai vari "popoli". Questa densa umanizzazione, che oggi distingue il paesaggio delle campagne attorno a San Casciano, era certamente in atto già nel Medioevo, appoggiata in un primo tempo ai numerosi castelli che vi sono documentati come infeudati all'episcopato fiorentino o a potenti consorterie, quali i Gherardini, Buondelmonti e i Cavalcanti, e che oggi appaiono trasformati in ville-fattorie (Bibbione, Castelvecchio, Fabbrica, Lilliano, Montefiridolfi, Montepaldi, Pergolato e altri) o declassati a dimore rurali (Argiano, Castelbonsi, Montauto, Monteclavi, Montecampolesi, Montefolchi).