
Civitella Paganico
Descrizione
Il territorio era stato occupato nell'antichità da diversi piccoli centri etruschi di fase villanoviana e poi orientalizzante, passati quindi sotto il dominio romano. Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente le terre non furono più coltivate e la valle dell'Ombrone si era andata impaludando. Con i Longobardi si ebbe una nuova occupazione del territorio, che passò quindi sotto il dominio feudale degli Ardengheschi e a vari signori locali. Venne quindi in possesso in varie fasi del Comune di Siena e con questa passò alla metà del XVI secolo al Granducato di Toscana.
Nel 1926 il comune di Pari (comprendente anche Casale di Pari e resosi autonomo dal comune di Campagnatico nel 1920) fu aggregato a quello di Paganico, comprendente anche Civitella Marittima, e il 5 febbraio del 1928 venne creato il nuovo comune che prese il nome di Civitella Paganico.
Negli anni della seconda guerra mondiale, tra il 1940 e il 1943, furono internati a Pari (nel comune di Civitella) una ventina di profughi ebrei (incluse famiglie con bambini). Dopo l'8 settembre 1943, con l'occupazione tedesca, la situazione divenne drammatica per il pericolo di deportazione. Per loro "si mobilitò con una partecipazione corale il paese, riuscendo a nascondere tutti i 20 internati nella macchia, dove ebbero cibo e assistenza fino alla fine della guerra". Passato il fronte, già ai primi di agosto 1944 il sindaco di Civitella si adoperò per il ripristino del sussidio statale per gli ebrei, fino alla loro partenza a fine mese, con destinazione Roma. Alcuni torneranno poi, "per ringraziare tutto il paese".