
Calenzano
Descrizione
Le prime tracce di antropizzazione di questo territorio datano a circa 40.000 anni fa, in pieno Paleolitico e sono costituite da numerosi strumenti litici, specie in diaspro rosso, ritrovati in particolare nella zona di Travalle. All'Età del Bronzo risalgono i primi insediamenti umani, dei villaggi di capanne dislocati nella fascia pedemontana. Il popolo più antico che abitò questo territorio pare sia stato quello dei Liguri. Erano queste genti pastori nomadi, provenienti dalla Liguria e dal Piemonte che si stanziarono nell'area tra il Bisenzio e l'Arno verso il 2000 a.C. È una teoria ormai consolidata quella secondo cui i Liguri furono ricacciati verso nord-ovest dall'avanzata degli Etruschi. Numerosi sono stati nel corso degli anni i ritrovamenti archeologici che testimoniano la massiccia presenza del popolo tirrenico a Calenzano. Uno su tutti, anche se situato in territorio pratese alla confluenza tra il fiume Bisenzio e il torrente Marinella di Travalle, quello della città di Gonfienti, edificata alla fine del VII secolo a.C. ed estesa su una superficie di ben 17 ettari. Nel 1735 fu rinvenuta sulle pendici di Poggio Castiglioni, un colle posto sempre ai confini tra Calenzano e Prato, la statuetta bronzea detta “l'offerente”, oggi conservata al British Museum di Londra. Infine, il reperto forse più importante: il famoso Cippo di Settimello. Si tratta di un monumentale cippo scolpito in pietra che doveva esser posto sopra un tumulo funerario, da prima conservato al Museo Archeologico di Firenze è oggi collocato nella villa Corsini di Castello.