Vita
Descrizione
n antichità la zona era abitata dagli elimi: infatti nelle prossime vicinanze del paese vi è il sito archeologico di Segesta, e non lontano si trova anche Selinunte. Inoltre sul Monte Baronia, sono stati ritrovati i nivieri, costruzioni concave, a forma di cono rovesciato, di grandi dimensioni, in cui venivano ammassate grandi quantità di neve, che, opportunamente coimbentate con strati di paglia e terra, resistevano senza sciogliersi per diversi mesi, favorendo attività commerciali in tutta la provincia e fornendo cospicue risorse idriche in estate per gli uomini e gli armenti.
In epoca risorgimentale i vitesi parteciparono ai moti rivoluzionari del 1848, in cui si distinse il patriota Antonino Ditta. In quel periodo furono devastati gli archivi municipali e i registri andarono bruciati o distrutti.
Nel 1860 si combatté nelle vicinanze del paese (sul Colle di Pianto Romano), la famosa Battaglia di Calatafimi, alla quale alcuni vitesi parteciparono tra le file garibaldine e curarono i feriti presso la Chiesa di San Francesco, in centro paese. La vittoria dei Mille scaturì, oltre un grande fervore di partecipazione e di attivismo in tutti i giovani della provincia, l'avanzamento verso lo scontro di Palermo. Tante famiglie si trasferirono in Spagna a Borgo Vita, all'epoca degli Aragonesi, ricadente oggi nella provincia di Avila, facente parte della comunità autonoma di Castiglia e León.