Vallelunga Pratameno
Descrizione
Il toponimo ne descrive la felice collocazione ‘lungo una valle, vicino ad un ameno prato’. L’insediamento originario risale all’epoca medievale e precisamente al periodo del regno dell’imperatore Federico II, come testimoniano reperti archeologici della zona; ma le attestazioni documentate certe a tal proposito sono esigue, così come sono prive di episodi e pagine memorabili le vicende storiche che contraddistinsero l’antico borgo. Verso la fine del XVI secolo la giurisdizione del casale fu esercitata dalla famiglia dei Notarbartolo, i quali riuscirono a dare un impulso positivo al suo sviluppo economico. L’attuale centro urbano fu fondato, però, dal feudatario Pietro Martino, che nell’anno 1623 ottenne la “licentia populandi”, per ripopolare il feudo. Tra le testimonianze storico-architettoniche della cultura dei secoli passati, che costituiscono il suo patrimonio artistico, meritano una particolare menzione: la chiesa madre, costruita nel 1634, che presenta tre navate, un impianto classico a croce latina, un notevole portale centrale, due imponenti torri cuspidate ai due lati della struttura; la parrocchiale della Madonna del Rosario, eretta nel 1770, al cui interno sono conservate notevoli opere d’arte; l’Oratorio del Signore, realizzato nel 1798.