
Pozzallo
Descrizione
Le antiche attestazioni della presenza umana nei pressi della città si trovano in contrada Bellamagna, a Cozzo Rao e in contrada Carpintera. La prima si trova 2,5 chilometri a nordovest di Pozzallo, la seconda poco più di un chilometro a nord, la terza è a ridosso del cimitero comunale. In questi siti sono state rinvenute tombe a grotticella artificiale risalenti all'età del bronzo e alla cultura di Castelluccio, datata tra il 2200 e il 1450 a.C. La necropoli di contrada Bellamagna è quella meglio conosciuta, mentre le informazioni sugli altri due siti sono più lacunose.
In contrada Porrello, situata tre chilometri a est di Pozzallo, sorgeva probabilmente un empòrion di età arcaica ed è attestata una necropoli tardoantica. Nel 1908 fu inoltre ritrovato in un terreno di proprietà del marchese Corrado Tedeschi un recipiente con all'interno 600 monete romane; circa 400 di esse furono trafugate, mentre le restanti 229 furono studiate dall'archeologo trentino Paolo Orsi, che le datò tra il 72 e il 249 d.C. A epoca tardoantica risale anche una necropoli costituita da due ipogei con arcosoli monosomi e polisomi e da tombe a fossa. Ipogei tardoantichi, alterati da costruzioni successive, sono presenti anche in contrada Carpintera, mentre quelli situati in alcune delle vie centrali della città sono stati distrutti o occultati dallo sviluppo urbanistico. Reperti risalenti al IV secolo d.C. provengono dalla zona centrale della città. Resti di età medievale, forse risalenti al XII secolo e probabilmente attribuibili a fornaci, furono rinvenuti da Orsi nella zona tra Pozzallo e Santa Maria del Focallo.