Paternò
Descrizione
Il popolamento e la fondazione di un centro abitato nel sito su cui sorge l'odierna città di Paternò, di origine vulcanica, risalgono all'età di Thapsos. In origine dovette trattarsi di un villaggio dei Sicani, i quali sarebbero stati successivamente cacciati dai Siculi, che vi si insediarono intorno al IV millennio a.C., sfruttarono il tipo di superficie per cavare dalle rocce i blocchi di lava ed estrarre gli utensili da lavoro e le macine, e vi costruirono edifici sulla parte sommitale del colle vulcanico.
Il villaggio assunse il nome di Hybla (Ὕβλα), che per distinguerlo dalle altre città siciliane con lo stesso nome, fu chiamato Hybla Gereatis (o Hybla Major). Nella stessa epoca e nella stessa area, sorse probabilmente il villaggio di Inessa (Ἴνησσα). A fare menzione di queste due località, fu lo storico greco Tucidide, il quale affermò persino che i due villaggi fossero di origine sicula e li collocò nella medesima zona.
Le due città sicule caddero in mano greca attorno al 460 a.C., quando furono assediate dai Siracusani guidati dal tiranno Gerone I. Ad Inessa si rifugiarono numerosi profughi provenienti da Katane, e fu successivamente denominata Aitna (Αἴτνα). Liberate dal dominio siracusano per opera dei Corinzi guidati dal generale Timoleonte nel 339 a.C., Inessa e Hybla seguirono le sorti dell'isola, passando nel 243 a.C. sotto il dominio di Roma, e furono inserite nell'elenco delle città decumane dell'isola.