Olivarella
Descrizione
Nei tempi feudali il toponimo Olivarella indicava con precisione il punto d'incrocio tra l'attuale Strada Statale Messina-Palermo e lo "stretto" (strada) che da Milazzo portava a Santa Lucia del Mela e oltre. In quei tempi non era possibile estendere a tutta la zona il nome di Olivarella perché a poca distanza c'erano complessi feudali che avevano molto peso e rinomanza per l'economia e il commercio dell'epoca (Belvedere, Faraone, Brigandì). Col Regio Decreto del 17-12-1838, l'antica “Regia Trazzera” Messina-Palermo veniva trasformata in strada rotabile e pochi anni dopo i Comuni, allettati dal grande vantaggio economico che davano le nuove strade, si sforzarono di trasformare i loro "stretti" più importanti in strade rotabili. Fu così che Milazzo trasformò in rotabile lo “stretto” che da quella cittadina portava a Olivarella. Nel 1846 il Comune di Santa Lucia (San Filippo non era ancora Comune autonomo) decise di trasformare lo "stretto" "Dalla Chiesa di S. Caterina alla Contrada Angeli" in strada rotabile. Bisogna notare che in quelle vecchie carte municipali, la delibera non prende nemmeno in considerazione il punto Olivarella, ma lo ritiene semplicemente “Contrada Angeli”, dove effettivamente c'era un antico casale. L'incrocio delle strade rotabili portò alla nascita di botteghe, depositi e altre attività economiche, nonché all'edificazione di palazzi di campagna con frantoi, palmenti e magazzini annessi ai bordi del tracciato della nuova strada statale. Anche sul versante milazzese della strada i proprietari costruirono i loro palazzotti con annessi magazzini di vino (ne esistono ancora anche se trasformati in officine meccaniche).