Montevago
Descrizione
Questa zona è stata, sin dal periodo più remoto, luogo di insediamenti umani testimoniati dai numerosi ritrovamenti di materiale archeologico. La battaglia sul fiume Crimiso (339 a.C. ) - combattuta tra l'esercito greco guidato da Timoleonte e quello punico sotto la guida di Amilcare ed Asdrubale - narrata da Plutarco e Diodoro, sembra potersi localizzare sull'attuale ramo sinistro del Belice. L'ipotesi è supportata sia dalla configurazione della zona, nonché dalla descrizione ricavata dalle fonti storiche. Infatti, dal pianoro di Montevago, dove probabilmente si era accampato Timoleonte, la valle del fiume poteva essere facilmente raggiunta. In contrada Saccafena vi è un dosso collinare, chiamato coddu di lu Grecu, da cui poter facilmente controllare la vallata, osservatorio di Timoleonte durante la battaglia del Crimiso. Per localizzazione della battaglia è importante rilevare che nella contrada "serra di li fossa" sono state rinvenute numerose tombe con scheletri e relativo corredo funerario tipico dei guerrieri.
Nel 827 d.C. l'esercito musulmano, guidati da Asad, sbarcò in Sicilia e si scontrò con l'esercito bizantino, guidato dal generale Palata, sconfiggendolo. Dopo i musulmani, nella zona sono sorti casali e villaggi, di cui rimangono citazioni nei documenti del periodo normanno con riferimenti a nuclei urbani; tra questi si ricorda Rabl Al-Balat nei pressi della località Calatrasi, il casale Belich e Mazil Sindi detto successivamente Miserindino che darà il nome, sin dal XIV secolo, all'omonima baronia.