Monreale
Descrizione
La città di Monreale nacque con i Normanni nel XII secolo. Distante dalla città normanna sorgeva un antico villaggio arabo Balharā.[6] situato alle pendici del Monte Caputo a 310 m sul livello del mare.
Nel territorio dove successivamente sorse Monreale, i re normanni si ritiravano per riposare dalle fatiche della guerra e dal governo della Sicilia. Fu in una notte del 1171 che re Guglielmo II detto il Buono, ebbe in sogno l'apparizione della Madonna che gli svelava il posto dove era nascosto un immenso tesoro (bottino di guerra di suo padre), con il quale Guglielmo avrebbe dovuto erigere un tempio a lei dedicato. Il re diede inizio senza indugi alla costruzione della cittadella fortificata, del tempio, del palazzo arcivescovile e del chiostro. Dispose che cento monaci della Badia di Cava, con a capo l'abate Teobaldo, si trasferissero a Monreale per officiare nel tempio. Essi giunsero a Monreale il 20 marzo 1176 e l'abate Teobaldo venne insignito del titolo di "Signore della Città".
Il 5 febbraio 1182, Lucio III, su richiesta dello stesso Guglielmo, elevò la chiesa di Monreale a "cattedrale metropolitana". Primo arcivescovo dell'arcidiocesi di Monreale è stato fra Guglielmo del monastero dei benedettini. Alla fine del XVII secolo l'arcivescovo di Monreale possedeva ancora i 72 feudi attribuiti fin dal 1176. Dalla elevazione a cattedrale metropolitana a oggi, la sede di Monreale ha avuto 54 arcivescovi e, tra questi, 14 cardinali della Chiesa.
Già prima che il duomo fosse finito, il mondo ne parlava con meraviglia: lo stesso papa Alessandro III, in una bolla inviata al sovrano nel 1174, esprimeva tutta la sua gioia per la solennità del monumento.