Messina - Conservatorio A. Corelli
Il terremoto del 1908, decimando Messina nel numero degli abitanti, recise la continuità storica dell’insegnamento e della pratica musicale con la città ottocentesca, quella città che aveva avuto nei Teatri Vittorio Emanuele e La Munizione, nella Cappella Senatoria della Sacra Lettera al Duomo e nelle bande cittadine i luoghi principali di diffusione della musica.
La ripresa seguita al sisma subito veniva interrotta dal primo conflitto mondiale, e solo al termine di questo poté finalmente avviarsi una fattiva opera di rifondazione delle istituzioni culturali.
Nel Duomo ricostruito l’Arcivescovo Mons. Angelo Pajno chiamava nel 1932 quale organista per il nuovo strumento a cinque tastiere, il «più grande d’Italia», il Maestro Alessandro Gasparini che veniva quindi a succedere al messinese Luigi La Bella, tenace cultore di memorie musicali locali.
La confraternita di S. Cecilia dei Musici si riorganizzava sotto il governatore Antonio Scaglione, aggregandosi alla Chiesa dell’Annunziata.
Negli anni Venti essa annoverava una cinquantina di confrati.
Nel 1921 prima, e quindi definitivamente nel 1925,il Consiglio Comunale deliberava di rifondare la Banda Cittadina, approvandone il regolamento, mentre nuovi negozi di strumento venivano aperti in luogo delle numerose botteghe artigiane attive prima del 1908 nelle vie del centro storico.
Solo la vita teatrale ebbe una ripresa assai anomala e discontinua, ma già nel 1921 alcuni appassionati musicofili e musicisti dilettanti fondavano una Filarmonica intitolata ad Antonio Laudamo, allo scopo di “educare all’arte della musica e di eseguire e organizzare concerti musicali e vocali”.
Ancora precario restava però il settore dell’insegnamento musicale.
Esso era demandato quasi per intero alla Scuola Comunale di Violino, Strumenti ad arco e Canto Corale, già preesistente al terremoto e per cui ripristino la sezione di Messina della Federazione Orchestrale Italiana aveva avanzato richiesta al Commissario Prefettizio cav. Manlio Presti con una petizione sottoscritta da 109 cittadini illustri.