Furnari
Descrizione
Si ha notizia di tracce di una necropoli preistorica, con la presenza di diverse tombe, nell'area dell'attuale Contrada Grotte di Furnari. Si ha notizia di tracce di insediamento, di epoca classica, nell'area dell'attuale contrada "Masseria" e "Monte le Croci".
Infine, risalente all'epoca greco-classica, si ha notizie di tracce di insediamento, nell'area dell'attuale contrada "Pezza Grande" e anche di una necropoli, risalente, anch'essa, ad epoca greco-classica in contrada "Villa Arangia".. Si ha notizia di resti di insediamento, di epoca romana, nell'area dell'attuale contrada "Cinque Fontane".. Inoltre, altri resti di insediamento si trovano nell'area dell'attuale contrada "Giamparedda".
Si ha notizia di tracce di insediamento, di epoca bizantina, nell'area dell'attuale Contrada Pezza Grande di Furnari.
Verso la fine del XIV secolo, Filippo Furnari discendente da una nobile famiglia genovese, imparentato con il Principe Ottone Furnari e giunto in Sicilia nel 1229, ottenne da Federico II, in cambio dei servizi a lui prestati, il titolo di barone di un territorio dove costruì un castello, che fu ben presto attorniato da piccole case, dando così origine ad un borgo feudale che, per oltre quattro secoli, fu governato dai suoi discendenti.
Nel 1691 i Furnari vendettero la terra ai Marziano, che ne conservarono il possesso fino al 1819, quando il Parlamento siciliano abolì i diritti feudali e Furnari iniziò la sua vita di Comune. Il titolo di Principi di Furnari fu attribuito anche a un ramo della famiglia Notarbartolo, nobile famiglia palermitana.