Ciminna
Descrizione
Il toponimo Chiminna compare per le prime volte in documenti scritti in greco del 1098, 1123, 1176 alludenti ad un centro abitato che con molta probabilità si trova in contrada Cernuta, e che intorno al 1230 si spostò per cause che si ignorano sull'attuale sito, in prossimità di un castello esistente sul colle Santa Anania. Nel Trecento sotto la signoria di Matteo Sclafani è citata come Terra (cittadina). Intorno al 1490 il centro abitato si trovava in parte diroccato a causa delle frane, e ciò causò nel corso del Cinquecento un notevole sviluppo edilizio verso occidente. Tra il '400 e il '600 furono eretti numerose chiese e conventi dotate di numerose e preziose opere d'arte, che fecero meritare al paese l'appellativo di Palermu lu nicu. Nell'Ottocento i ciminnesi parteciparono numerosi ai moti risorgimentali e antiborbonici. L'emigrazione degli inizi del Novecento portò ad un primo spopolamento del paese e fino agli anni cinquanta era sede della Pretura, del Carcere, dell'Ufficio imposte, dell'Ufficio registro.