Buseto Palizzolo
Descrizione
Le prime tracce evidenti di insediamento nel territorio busetano risalgono alla dominazione bizantina, durante la quale il territorio fu brevemente abitato da contadini provenienti dalla vicina Erice. Buseto, a seguito della conquista islamica della Sicilia, fu ripartito dal Rais di Tràblàs (Trapani) tra numerosi proprietari che costruirono nei fondi loro assegnati dei casali.
Sotto la dinastia normanna, la zona di Erice e dintorni acquistò una notevole importanza militare e politica, e la monarchia iniziò ad che offrì privilegi a chiunque intendesse trasferirvisi. Agli abitanti della città, verranno poi concessi nel 1241, da Federico II di Svevia, una serie di casali disabitati, tra i quali il casale Busith, che vennero organizzati in feudi per la lavorazione dei campi. Questi ultimi passarono di proprietà all'Università del Monte.
Tuttavia, gli eventi delle guerre del Vespro ebbero un profondo impatto sull'economia del luogo, e sarà solo a partire dal XIV secolo, che il ruolo agricolo diventerà predominante a Buseto. Questo continuo sviluppo, che continuerà per i secoli successivi fino a fare diventare il casale il fulcro dell'attività agricola del territorio, che sarà un fattore decisivo per lo sviluppo di un'identità locale, differenziata dai comuni limitrofi.
Verso la fine del XVII secolo, il feudo di Buseto era sotto il monopolio della famiglia Parma, che raggiunse posizioni importanti a Monte San Giuliano a seguito dell'unione di Cataldo Parma con una Palizzolo. I Palizzolo erano un'altra famiglia presente a San Giuliano da secoli, che si occupava principalmente di gestire gli appalti dei feudi per il pascolo e l'allevamento.