
Usini
Descrizione
Le testimonianze più antiche di insediamenti umani riferibili al territorio comunale di Usini risalgono al neolitico recente e sono ascrivibili a quel variegato e complesso insieme di manifestazioni culturali comunemente denominato cultura di Ozieri (3.800 - 2.900 a.C.).
La nascita e la sopravvivenza delle popolazioni prenuragiche fu agevolata dalle favorevoli condizioni geografiche, dall'esistenza di terreni fertili adatti alla coltivazione e dalla ricca presenza di acque sorgive e fluviali. Gli insediamenti umani protostorici nel territorio sono ampiamente documentati dalla intensa distribuzione di domus de janas, alcune delle quali, come la domus V della necropoli di S'Elighe Entosu, riproducono scolpiti nella roccia viva i particolari architettonici delle capanne prenuragiche. Altre domus risalgono invece a periodi relativamente più recenti, essendo ipogei caratterizzati dalla presenza sul prospetto di una stele centinata che richiama quella delle tombe dei giganti e che furono costruiti agli albori della civiltà nuragica; è il caso delle domus a prospetto architettonico di Chercos, di S'Iscia 'e Sas Piras, di Tomestighes e di Sos Baddulesos.
Nonostante la rilevata scarsità di monumenti megalitici (tre i nuraghi censiti), il territorio di Usini continuò ad essere intensamente frequentato in età nuragica. Costituiscono una cospicua testimonianza della presenza umana durante l'età del bronzo le numerose le tombe con prospetto architettonico, talvolta distribuite in piccole necropoli (Molineddu) o a carattere sparso. Di eccezionale importanza è la recente scoperta di una serie di conci isodomi in località S'Iscia 'e Su Puttu, i quali indicano la chiara presenza di una costruzione sacra a carattere templare. Tali conci rientrano nella tipicità costruttiva dei pozzi o fonti sacre. I blocchi hanno forma a "T", perfettamente levigati e dotati di incavi, quadrangolari e ornati lungo il perimetro da cornici in rilievo, altresì numerosi sono i conci dotati di bozze in rilievo.