
Santu Lussurgiu
Descrizione
La presenza umana nel territorio di Santu Lussurgiu è attestata sin da epoche prenuragiche, considerate le domus de janas, tra le quali sono notevoli per ampiezza e tecnica costruttiva quelle di Matziscula, verso Abbasanta, non mancando anche alcuni dolmen. Numerosi sono i nuraghi e alcuni in buono stato di conservazione. Numerose sono anche le Tombe dei Giganti e alcuni pozzi sacri. II Nuraghe meglio conservati sono Elighe Onna e ancor di più Piricu, che svetta per 15 metri e conserva due piani perfettamente agibili. Impossibile non ricordare le strutture nuragiche di Sa Rocca 'e su Para (Monte Pertusu) dove si recavano i frati camaldolesi in preghiera durante il medioevo. Alcune strutture nuragiche sono considerate misteriose: In Sa Rocca 'e Zorzia si trova un imponente bastione quadrangolare, che domina dai suoi 1000 m s.l.m. di quota; oppure vari altari nascosti in mezzo ai boschi fino all'altopiano di Abbasanta. Il passaggio dei Romani è anch'esso visibile con resti di villaggi come quello di Santa Ittoria, Camputzola e Banzos, dove si trovano resti di terme, e di Monte Agudu. Santu Lussurgiu vide l'arrivo del cristianesimo, che si sovrappose ai culti pagani, grazie a San Lussorio, che qui predicò ed eresse una piccola chiesa, per poi morire martire a Fordongianus.