
Orani
Descrizione
Tutto attorno al paese la presenza nuragica è notevole: Sa Monza (Buccheddu Pàstinu), Oddocaccaro, Losore, Sa Contra 'e Turre, Sa 'Untana 'e Sos Malavidos, pozzo sacro distrutto con la dinamite per ricerche minerarie, ma documentato già dallo Spano e citato da Lilliu nella prima edizione della "Civiltà dei sardi". Complessivamente risultano presenti nel territorio comunale ben sei rovine di villaggi nuragici e ventuno rovine di nuraghi isolati. Numerose sono anche le costruzioni di carattere religioso distribuite sia sul territorio che all'interno dell'odierno abitato.
Oltre alle otto chiese presenti all'interno dell'abitato infatti contiamo nel territorio ben dodici luoghi di culto e sepoltura, otto chiese campestri e tre ruderi di antiche chiese. La storia del marchesato di Orani è sicuramente ricostruibile da quando fu istituito con decreto reale e ceduto in feudo ai Carroz dopo la vittoria da parte di questi nella battaglia di Macomer del 1478.
La curatoria di Dore (alla quale apparteneva Orani) e quella di Bitti furono infatti riunite e affidate, con la carica di Vicerè a Pietro II Maza de Licana, marito di Beatrice, figlia di Nicolò Carroz morto nel 1479.
Si definisce in questo modo la dimensione territoriale del marchesato di Orani che caratterizzerà la storia del paese fino alla metà del secolo scorso e più precisamente fino al 1843.