
Narbolia
Descrizione
Il territorio di Narbolia è frequentato dall'uomo sin dal periodo prenuragico e nuragico. In periodo medievale la villa di Narbolia fece parte del giudicato di Arborea, inserita nella curatoria di Parte Milis. La villa, fortificata, ebbe una notevole importanza in epoca giudicale, e andò poi via via decadendo. Alla caduta del giudicato (1420) entrò a far parte del marchesato di Oristano e successivamente, alla definitiva sconfitta degli arborensi nel 1478, del regno di Sardegna aragonese.
Sotto gli aragonesi divenne un feudo regio, incorporato nel XVIII secolo nel marchesato d'Arcais, feudo dei Flores Nurra.
Data la vicinanza con il mare, il paese subì molti attacchi da parte dei corsari barbareschi: particolarmente feroce fu quello del 1623, quando gli abitanti, già ridotti in catene, vennero liberati da dei seneghesi guidati dalla chiesa d'origine. Tutto ciò avvenne nelle vicinanze dell'attuale cimitero del paese. Inoltre, alcuni toponimi come Trippus e Conca de Moru corrispondenti a zone tra il comune e la costa, ricorderebbero rispettivamente "Tripoli" e "testa di moro" e sarebbero i luoghi dove avvennero le più importanti battaglie contro gli invasori. Il paese fu riscattato agli ultimi feudatari nel 1839, con la soppressione del sistema feudale.