Cagliari - Teatro di Sardegna Soc Coop Arl

Teatro di Sardegna, una storia lunga quarant’anni
Le origini e gli anni Settanta:
impegno culturale e sociale al servizio del territorio

La storia del Teatro di Sardegna affonda le sue radici nell'esperienza del Centro Universitario Teatrale (CUT), l’attività è inizialmente saltuaria e legata al mondo studentesco; alla fine degli anni ’60 la Compagnia di giovani decide di costituire il Teatro di Sardegna-Centro di Iniziativa teatrale (CIT) nell'ottica di una maggiore continuità d'azione e di un percorso verso il professionismo. Si tratta di promuovere la cultura teatrale in un territorio carente di strutture adeguate e in un momento in cui l’assenza di qualunque iniziativa teatrale nell’Isola faceva si che gli unici teatri allora esistenti (Cagliari, Sassari e Nuoro) fossero semplici contenitori per piccole compagnie di giro: l’intenzione della compagnia sta tutta nel desiderio di colmare un vuoto culturale enorme.

La prima sede del CIT è il Teatro Cantina di Via dei Genovesi, un locale seminterrato affittato in Castello a Cagliari, che diventerà in quegli anni luogo di produzione di spettacoli ma anche di incontri tra artisti, intellettuali e mondo universitario. Lo spettacolo d'esordio è Omobono e gli Incendiari, di M. Frisch del 1969, per la regia di Gianni Esposito: riscuote un grande successo di pubblico al Teatro Massimo ma riceve una pesante stroncatura sulle pagine dell'Unione Sarda ad opera del direttore e critico Fabio Maria Crivelli che all'epoca era anche Presidente del Comitato di valorizzazione della Prosa. Il Comitato portava al Teatro Massimo e in poche piazze della Sardegna i grandi nomi del teatro italiano, da Gassman ad Albertazzi ed era il primo esperimento di circuitazione. La compagnia incassa il colpo ma rinvigorita dai consensi ottenuti nelle repliche a Sassari e Nuoro prosegue con passione e tenacia il suo percorso artistico

Il 1970 è contraddistinto dalla scoperta di Bertolt Brecht (comune in quegli anni a molti nuovi gruppi italiani): vanno in scena al Teatro Auditorium di Piazzetta Dettori L'eccezione e la regola e La bottega del Pane, entrambi del drammaturgo tedesco, tra i più grandi ed influenti del Novecento, per la regia di Gianfranco Mazzoni, una presenza significativa per la compagnia teatrale perché le esperienze maturate sotto la sua direzione hanno posto le basi per tutto il lavoro successivo svolto negli anni ’70- ‘80. Nel 1971 la nuova produzione del CIT è Gli occhi tristi di Guglielmo Tell, per la regia di Gianni Esposito, un'opera dello scrittore spagnolo Alfonso Sastre che indagava la situazione politica spagnola segnata dal regime oppressivo del dittatore Francisco Franco. Questa produzione venne portata qualche anno dopo (nel 1975) al Teatro Tordinona di Roma, riscuotendo ampi consensi di critica: sarà la prima uscita dal territorio sardo, una scommessa vinta per una piccola compagnia isolana, con lo scrittore spagnolo presente in sala, assieme ad intellettuali come Alberto Moravia, Cesare Garboli e Natalia Ginzburg.

L'attività della compagnia prosegue nel 1972 con Quelli dalle labbra bianche, tratto dal romanzo dello scrittore sardo Francesco Masala. La regia viene affidata a Giacomo Colli che nel 1960 aveva diretto, in veste di talento emergente “La giustizia” di Giuseppe Dessì per il Teatro Stabile di Torino. Lo spettacolo inaugura la ricerca su testi sardi, e vede in scena una compagnia arricchita dall'arrivo di nuovi attori che integrano il nucleo storico, compagnia sempre più presente nel tessuto sociale della città e di tutta la Sardegna. Con questo spettacolo, a cavallo di due stagioni il CIT si sente maturo per un successivo importante passo: la costituzione della Cooperativa Teatro di Sardegna: l’atto costitutivo è del 17 marzo 1973, Presidente Mario Faticoni. La forma della cooperativa, la più diffusa in quegli anni, valorizzava il lavoro dei soci, ne garantiva la partecipazione e certificava l’assenza di scopi speculativi.

Erano gli anni del grande fermento politico e sociale e la scelta stilistica della compagnia era legata ai due filoni del teatro-documento e del teatro popolare. A questi se ne aggiungeva un terzo: il teatro “informativo”, che si iniziava a sperimentare. La compagnia attraverso il suo teatro riflette e fa riflettere sui problemi della società in cui vive e si schiera al fianco delle manifestazioni di protesta e delle contestazioni nell’ottica di un deciso impegno sociale e politico. La parola d'ordine negli anni '70 a livello nazionale era decentramento, fare in modo che i messaggi arrivassero dappertutto, come nel resto d’Italia, così in ogni angolo della Sardegna, ma anche all'interno delle città, attraverso i comitati di quartiere, nelle aree più disagiate.

Durante quegli anni il Teatro di Sardegna attiva anche dei corsi di formazione sotto forma di laboratori: i primi esperimenti a cui potevano accedere tutti coloro che avessero interesse verso la pratica teatrale. Molti attori che poi si sono affermati, o che hanno dato vita a nuovi gruppi teatrali, sono nati proprio da quelle esperienze. A questo proposito significativo sarà l’apporto del regista Marco Parodi che nel 1974 dirigerà un laboratorio particolarmente seguito e contemporaneamente curerà la regia dello spettacolo I carabinieri di B. Joppolo che il regista aveva precedentemente diretto alla Loggetta di Brescia. Parodi stringerà con il Teatro di Sardegna un sodalizio che durerà fin quasi alla fine degli anni ’80.

Il 4 luglio 1975 rappresenta un'altra data importante: debutta a Nuoro, nella splendida cornice della Piazza Satta, Su connottu, di R. Ruju e F. Masala per la regia di Gianfranco Mazzoni. Lo spettacolo, secondo esperimento di drammaturgia sarda, è una contro-storia della Sardegna fino alla famosa rivolta popolare nuorese del 26 aprile 1868. Ottiene un incredibile successo per tutte le repliche di quell'estate indimenticabile e per gli anni successivi, attraverso tutta l’isola, e parteciperà anche alla Biennale di Venezia e al Festival Internazionale Sant'Arcangelo di Romagna, aprendo fra l’altro le porte ai primi finanziamenti ministeriali.

Seguire il link per proseguire il link: https://www.sardegnateatro.it/sites/default/files/TeatroSardegna-una%20storia%20lunga%2040anni.pdf

Info e contatti Teatro di Sardegna Soc Coop Arl

Tipologia ente: Teatro

Viale Regina Margherita 33, Cagliari, 09124 | https://www.sardegnateatro.it

L'ente è regolarmente iscritto all'edizione dell'anno corrente.

L'ente provvede autonomamente alla selezione degli artisti.

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