
Turi
Descrizione
Considerando la morfologia del territorio attraversato da ben due lame, e considerati i ritrovamenti di un’industria litica, tipica del Paleolitico superiore nella grotta di S. Simone in una contrada conversanese limitrofa al bacino della lama Giotta, non deve essere difficile affermare che popolazioni paleolitiche di cacciatori e raccoglitori abbiano comunque frequentato e vissuto nel territorio turese.
Nel Neolitico la presenza è documentata in prossimità dell'attuale abitato, ma anche in località Frassineto dove si è individuato un doppio fossato a protezione di un'area di 5000 m² che avvalorerebbe l’esistenza di un villaggio di capanne trincerato entro cui sono stati ritrovati frammenti di ceramica d’impasto del neolitico.
Di grande importanza è uno dei pochi insediamenti eneolitici pugliesi dell’età del Rame, verso Rutigliano in località Lama Rossa in prossimità del “Lamone”, antico solco erosivo e naturale percorrenza tra la costa e la murgia. I materiali rinvenuti hanno riguardato ceramica d’impasto decorata a scaglie con cordoni o motivi impressi, e contenitori più piccoli con impasto più fine e motivi incisi.
All’età del bronzo antico vanno invece ricondotti i siti individuati in località Monte Ferraro, dai quali sono emersi importanti resti di primitive strutture abitative, a testimonianza dell’inizio di una diversa organizzazione insediativa con la formazione di villaggi in posizioni dominanti e naturalmente difese. Sempre dello stesso periodo sono i siti in delle Masserie Annunziatella e Ospedale in località Frassineto, e di Masseria Moretto in località Trisore.