
Scorrano
Descrizione
Il territorio intorno a Scorrano fu abitato sin dall'antichità, come testimoniano due menhir presenti nelle immediate campagne circostanti. Le più antiche testimonianze della presenza umana sul territorio di Scorrano risalgono all'epoca preistorica quando la penisola salentina fu attraversata da popoli cacciatori e raccoglitori prima e da comunità stanziali di agricoltori dopo. Si tratta di punte di frecce, ossidiane, bulini ed altri manufatti erratici, realizzati in selce ed in calcare rinvenuti sulla serra e sulle sue propaggini, che appartengono alle diverse facies delle culture presenti nell'area salentina e che sono state documentate dai materiali depositati nel Museo Paleontologico di Maglie.
A Scorrano la civiltà messapica ha lasciato tracce significative in località Lucagiovanni (due epigrafi di presumibile rilevanza votiva, un frammento di trabeazione di tempio con triglifi e metope lisce) recentemente recuperate dal luogo di rinvenimento e conservate per essere studiate dall'Università del Salento. Il sito sul quale si è sviluppato il centro abitato, non presenta testimonianze archeologiche particolarmente antiche, ciò potrebbe essere ricondotto a fattori di ordine diverso: insediativi (abitazioni sparse nel territorio), cronologici (la parte più significativa dell'agglomerato abitativo potrebbe essere stata inclusa all'interno della cinta muraria soltanto in epoca medievale) e naturali (un elemento peculiare del territorio scorranese, che lo ha caratterizzato fino alla metà dell'Ottocento, è stato la presenza del Bosco di Belvedere, un'estesa zona verde costituita da querce e macchia mediterranea che si estendeva nella zona centrale del basso Salento, da Tricase a Scorrano, per poi prendere, più a nord, la denominazione di Foresta di Cutrofiano. Questo bosco, che compare simbolicamente anche negli stemmi civici di alcuni paesi che lo perimetravano (Miggiano, Nociglia, Ruffano, Scorrano, Specchia, Supersano), ha rappresentato una risorsa economica molto rilevante per gli Scorranesi. Al feudo di Scorrano, infatti, apparteneva la porzione più estesa del bosco che si espandeva fino alle pendici della serra condizionandone in qualche misura, per l'evo più antico, il popolamento.