
Santeramo in Colle
Descrizione
L’abitato moderno di Santeramo, costituito da strutture murarie con andamento curvilineo, è impostato su un’area di frequentazione antichissima. Le fondazioni dell’abitato antico sono formate da tre allineamenti affiancati di blocchi calcarei informi, con spessore delle fondazioni di cm 30-40. Pavimento battuto in concotto e tufina. Dimensione: 28 m².
Durante gli scavi avvenuti nel maggio 1980 a Santeramo, la Soprintendenza ha messo in luce resti di due insediamenti ascrivibili al IX-VIII e V-IV secolo a. C.. È stato inoltre rinvenuto un peso da telaio con la raffigurazione su ambo i lati di una sfinge (unico esemplare in Italia), certamente va approfondita la simbologia della sfinge e chi e perché ne fece uso. Il contesto è fondamentale per capire il suo significato. Inoltre, fu rinvenuto un fornello costituito da sottili strati sovrapposti di pietrisco, argilla e carbone, poggianti su un piano di piccole lastre calcaree, sovrastante una grossa chiazza di cenere e carbone (nella relazione dello scavo della Soprintendenza Archeologica di Taranto).
L’insediamento peuceta di Santeramo appartiene alla tipologia dei centri situati all’interno (entroterra) si sviluppò sul promontorio che dominava tutta l’area circostante, posizione geografica di controllo, sfruttando quelle che erano le caratteristiche idrogeomorfologiche del terreno, in corrispondenza dei territori fertili, solchi torrentizi o bacini di raccolta delle acque piovane, le lame e, in presenza di antiche cavità carsiche (grotte). È accertata la presenza dell’antico lago carsico.