
Pulsano
Descrizione
Fra il 1948 e il 1952 sull'altopiano della Castelluccia, vicino a Lido Silvana, presso il litorale di Pulsano, è stato scoperto un insediamento preistorico tra i più antichi finora messo alla luce sul golfo di Taranto, risalente al XVI secolo a.C. e collocabile nell'età del bronzo. I ritrovamenti dimostrano che gli abitanti di tale insediamento erano pescatori dediti anche all'agricoltura e avevano consolidate tradizioni culturali e religiose. Con l'arrivo di nuove popolazioni, fra l'XI e il X secolo a.C. la stessa area ospitò un nuovo insediamento, più precisamente nella limitrofa Lido Silvana, presente poi anche in epoca magno-greca e romana.
Già prima che le coste della penisola italica entrassero nella sfera d'influenza delle poleis greche (conosciuta come Magna Grecia), il villaggio intratteneva rapporti commerciali con i popoli dell'Egeo come attestato dai numerosi ritrovamenti di ceramiche micenee. Il porto di Pulsano, però, non è stato mai ritrovato perché probabilmente sommerso; alcune tracce nello specchio d'acqua antistante Lido Silvana (sul lato opposto rispetto a dove è situato il villaggio protostorico), però, farebbero pensare al ritrovamento dello stesso e sono attualmente allo studio e alla base, assieme alle strutture rilevate sulla terraferma, di un progetto museale e di parco archeologico; questo permetterà di stabilire con maggiore precisione il ruolo di Pulsano e del suo porto anche nelle successive epoche magno-greca e romana. Significativa anche la produzione ceramica locale, in particolare dei dolii, una sorta di giare analoghe a quelle diffuse negli insediamenti dell'Italia meridionale del bronzo finale, che avevano decorazioni di tipo egeo, miceneo e sub-miceneo. Sempre in epoca antecedente a quella magno-greca, qui sbarcarono gli Iapigi (qui in Salento chiamati Messapi), che non occuparono Pulsano, con la quale intrattenevano alleanze e rapporti commerciali. Intensa era l'attività commerciale, che fu anche alla base di numerosi conflitti dopo l'arrivo degli spartani che riuscirono a farsi spazio sulla costa a nord di Pulsano sottraendo ai messapi prima l'altopiano di Saturo, fondando l'omonima città, e poi il territorio dove avrebbero successivamente eretto Taranto.