Monopoli - Conservatorio Nino Rota
Nel 1990, vista la notevole crescita degli allievi iscritti, il Conservatorio si sposta dalla storica sede di Palazzo Martinelli a quella attuale ubicata presso l’ex Monastero dei Frati Minori, in piazza S. Antonio. Dopo circa trent’anni di attività, con Decreto Interministeriale del 28/12/1999, formalizzato l’11/04/2000, il Conservatorio di Monopoli assume piena autonomia istituzionale. Nel maggio del 2000 il M° Gianpaolo Schiavo verrà eletto come primo Direttore del neo Conservatorio; rimarrà in carica, per compimento dei mandati Statutari, fino al 31 ottobre 2012. Nel giugno 2004, a 25 anni dalla morte del compositore, il Conservatorio di Monopoli viene ufficialmente intitolato a Nino Rota, nel corso di una solenne manifestazione nello splendido chiostro. Nel 2022 il Conservatorio festeggia i suoi 50 anni di attività: nel corso del tempo questa Istituzione si è affermata nel panorama italiano ed internazionale attirando studenti da tutta la Puglia, dalle altre regioni italiane e anche da paesi stranieri. L’alto livello formativo raggiunto è testimoniato dalle numerose affermazioni riportate dagli studenti in occasione di concorsi e rassegne, nazionali ed internazionali, molti sono diventati prime parti di prestigiose orchestre, alcuni di loro hanno intrapreso carriere concertistiche internazionali e ne leggiamo, con orgoglio, i nomi nei cartelloni delle più importanti istituzioni concertistiche mondiali. Sulla spinta dei risultati del passato, nel solco tracciato da Nino Rota, il Conservatorio punta a traguardi ambiziosi anche per il futuro. Una offerta formativa qualificata e una produzione artistica e variegata, sono i pilastri su cui poggiano le attività del Conservatorio di Monopoli. Il Conservatorio, particolarmente attivo e dinamico, negli anni ha intessuto una serie di relazioni con Enti ed Associazioni del territorio al fine di valorizzarlo e, allo stesso tempo, di ampliare le opportunità dei suoi iscritti e promuovere una sempre maggiore cultura musicale. Al fine di permettere l’accesso all’Alta Forma