
Maruggio
Descrizione
Per il periodo preistorico, sono attestati ritrovamenti sparsi nelle contrade di Roselle, Curso, Cravara, Cirenaica, Madonnina, Commenda, Spirito Santo e Mirante. Nell'area di contrada Castigno è stata segnalata l'esistenza di un villaggio databile tra il V ed il III millennio a.C. e di un successivo insediamento greco-romano, protrattosi sino al V-VI secolo d.C. Altri ritrovamenti si sono avuti nelle aree di monte dell'Ovo, di Monte Maciulo e di Monte Maggio, presso la masseria Grazioli. L'archeologo Peter Throckmorton nel 1965 scoprì il relitto di una nave greca nel mare antistante le contrade Capoccia e Scorcialupi. Presso l'attuale santuario della Madonnina dell'Altomare, su un promontorio sul mare a Campomarino sono state identificate tracce di un luogo di culto dedicato ad Artemis Bendis.
Il paese venne fondato tra l'870 e il 963 in una posizione nascosta entro un avvallamento naturale per non essere molto visibile dal mare e quindi per difendersi dagli attacchi saraceni. Fu abitato dai superstiti dei casali di Castigno, Olivaro, San Nicolò, Civitecchia, Albano e Roselle, che erano stati distrutti da tali incursioni. Maruggio fu feudo dapprima della famiglia Cateniano e in seguito, a partire dal 1130, anno in cui Ruggero II di Sicilia unificò il ducato di Puglia a quello di Calabria dando vita al Regno di Sicilia, fu in possesso dei De Marresio (o Marrese).
I Templari ottennero una mansione nel feudo e grazie a loro vennero prosciugati i terreni paludosi attorno al paese e si sviluppò l'attività di estrazione del sale dagli stagni lungo la costa. Vi sono diverse ipotesi le quali collocano la mansione o nel sito dell'attuale castello o nel luogo in cui oggi sorge la chiesa della Madonna del Verde che, proprio dal nome dei Templari sarebbe stata chiamata chiesa della Madonna del Tempio.