
Manfredonia
Descrizione
È dalla antica città daunia di Siponto che Manfredonia discende in linea diretta per volontà del principe svevo Manfredi, suo primo fondatore. Siponto infatti era ed è (per quel che rimane ancora inesplorato) situata ormai appena a ridosso dell'attuale centro abitato. Alcune campagne di scavo hanno portato alla luce parte delle strutture medievali, visitabili in quello che è uno dei siti archeologici presenti nel territorio, ma le parti più antiche sono ancora da portare alla luce.
Numerosi reperti, tra i quali i più significativi sono le stele daunie (reperti riferibili alla antica civiltà daunia che vanno dallo VIII - VI secolo a.C.) attestano che la piana a sud del Gargano e la costa del Golfo, erano abitate sin da epoca neolitica. L'area fu interessata da un importante insediamento daunio, che in seguito fu ellenizzato, diventando sede di uno dei porti più rilevanti a settentrione della Magna Grecia; come lo fu per la Regio II in epoca romana. Al periodo greco si fa risalire il mito della fondazione ad opera dell'eroe omerico Diomede. Conquistata prima dai Sanniti e poi da Alessandro I nel 335 a.C., nel 189 a.C. divenne colonia romana mantenendo viva la sua importanza strategica, militare, culturale e commerciale.
Fu una delle prime sedi vescovili della cristianità. Fu centro di primaria importanza tra il IV e il V secolo. Tra le strutture attualmente conosciute, che ne attestano il valore, c'è una basilica paleocristiana, recentemente oggetto di una ricostruzione artistica di pregio. A lungo contesa fra Longobardi e Bizantini, fu distrutta da questi ultimi nel VII secolo durante il regno di Costante II. Ricostruita, fu per breve tempo possedimento saraceno nel IX secolo; divenne poi sede di una delle 12 contee normanne. Subì pesanti distruzioni per i terremoti del 1223 e del 1255, i quali probabilmente causarono i fenomeni di bradisismo che fecero cadere in rovina la città.