
Lucera
Descrizione
Le prime testimonianze di vita nell'area della città sono state individuate sul Colle Albano, dove sono state rinvenute tracce di alcuni villaggi neolitici del III millennio a.C.
Considerata un'antica città dei Dauni, così definita dal geografo greco Strabone[16] (58 a.C.-24 d.C.) nella narrazione della leggenda secondo la quale Diomede, re d'Etolia, dopo la distruzione di Troia, fuggì verso l'Apulia e si stabilì presso Lucera, dove depose le armi e il Palladio nel tempio di Athena Iliàs. Tra i rinvenimenti di età daunia, si ricorda il carrello di Lucera, un gruppo di bronzetti con figure umane ed animali, oggi esposti quasi tutti presso l'Ashmolean Museum di Oxford. Testa votiva appartenente alla stipe votiva del Salvatore (metà III sec. a.C)
In età repubblicana venne contesa tra i Sanniti e i Romani. Questi ultimi, durante la seconda guerra sannitica (326-304 a.C.), nel tentativo di prestare soccorso a Luceria, subirono una grave sconfitta nella Battaglia delle Forche Caudine (321 a.C.) e furono costretti a passare sotto il giogo dei Sanniti[18], ma il console Lucio Papirio Cursore nel 320 a.C. mise sotto assedio la città e sconfisse i Sanniti, che dovettero arrendersi e passare sotto il giogo dei romani, ottenendo per questa vittoria il trionfo a Roma. Dopo che i consoli Petilio e Sulpicio sedarono una ribellione, nel 314 a.C. Luceria fu trasformata in colonia di diritto latino, ricevendone ampia autonomia, propri magistrati e diritto di conio; fu dedita al culto di Minerva come testimoniano i ritrovamenti della "stipe votiva" del Salvatore conservata presso il museo civico di archeologia urbana. Luceria restò al fianco di Roma nella guerra contro Pirro (280-275 a.C.) e nella seconda guerra punica contro Annibale (218-201 a.C.), e, durante guerra civile del 49 a.C., fu quartier generale delle truppe di Gneo Pompeo Magno, che vi risiedette per due settimane.