
Casamassima
Descrizione
Fondata in epoca romana, il più antico documento ufficiale che riguarda Casamassima pervenutoci è di poco successivo ai placiti cassinesi, che sono datati tra il 960 e il 963. Riguarda un morgengabio, che secondo l'antica usanza longobarda precisava la parte dei beni che il marito donava alla propria sposa il giorno dopo la prima notte di nozze.
Nel 962, in Casamassima, Sikeprando ed Eregarda, coniugi, vendono a Kalolohanne un pezzo di vigneto pel prezzo di cinque soldi costantini, la donna cum consensu e voluntate di suo fratello Garzanito e del parente Kolahure vende la quarta parte del suo morgincap.
Il documento, conservato nell'archivio della Cattedrale di San Sabino, a Bari, è una delle poche tracce esistenti che attesti la presenza di Casamassima come comunità ben organizzata alla fine del X secolo.
Casamassima visse per secoli sotto molte signorie pugliesi, costantemente alle dipendenze dei feudi di paesi confinanti come Conversano e Acquaviva delle Fonti, per poi accrescere la sua importanza. Testimonianza di questo periodo è il castello presente nel centro storico di Casamassima. Il borgo antico è medievale, sviluppatosi a partire dal VIII secolo attorno ad una torre normanna che si è poi ampliata, trasformandosi in un castello.