
Verolengo
Descrizione
Dai tempi dell'antica Roma il territorio dell'attuale comune di Verolengo è stato sede di insediamenti urbani. Nel territorio che oggi ospita gli abitanti di Arborea e Le Benne sorgeva la Mansio Quadrata, che era una stazione di posta in cui coloro che percorrevano la strada Torino-Pavia potevano riposare e rifocillare i cavalli. Queste stazioni di posta avevano rilevante importanza anche dal punto di vista militare ed erano anche sede di guarnigioni che li proteggevano.
Successivamente Verolengo entrò a far parte del marchesato del Monferrato e poi, dopo alterne vicende, passò sotto il controllo dei Gonzaga, duchi di Mantova. Il trattato di Cherasco segnò il passaggio definitivo a casa Savoia, che lo governò fino all'unificazione dello stato italiano. Ci fu solo una parentesi durante l'età napoleonica, in cui Verolengo venne incorporato nel territorio francese.
Lo stemma di Verolengo è un verro rampante; questo simbolo è stato oggetto di un decreto del Duce Benito Mussolini, che di seguito riportiamo: " Spettare al Comune di Verolengo, in provincia di Torino il diritto di fare uso dello stemma miniato nel foglio qui annesso, che è: d'argento al verro al naturale, cinghiato pure d'argento, rampante, al capo abbassato di rosso. Capo del Littorio di rosso (porpora) al Fascio littorio d'oro circondato da due rami di quercia e d'alloro, annodati da un nastro dai colori nazionali. Ornamenti esteriori da Comune. Doversi prendere nota del presente provvedimento nel libro Araldico degli Enti Morali. Roma addì 6 febbraio 1943".