
Rivoli
Descrizione
Non si hanno notizie precise riguardo ai primi insediamenti nel territorio. Quello che ci è noto ci giunge da Plinio, e si riferisce in generale alla regione prima della romanizzazione. Ciononostante, non si esclude che i primi insediamenti (anche se solo stagionali) possano datarsi al neolitico: nell'area prealpina sono stati ritrovate sporadiche testimonianze del periodo, a esempio ceramiche a Caselette e massi coppellati a Villarbasse.
La prima stirpe nota risulta quella dei Taurini (gli stessi di Torino), gruppo di etnia celtica in migrazione dalla Gallia mista a gruppi liguri. In seguito l'esercito di Annibale nel 218 a.C., già alleato con i Galli Insubri, entrando proprio da occidente, assediò i villaggi. L'area poi cadde sotto il controllo romano, abitata dai Cozii, un sottogruppo celtico relativamente indipendente ma sempre fedele a Roma, probabilmente a guardia di una linea di confine romana (il "limes"), in prossimità dell'oppida Ocelum (quest'ultimo si suppone dovesse essere nella piana presso l'attuale vicina Avigliana "Ad Fines [Regni Cottiae] statio, Quadragesima Galliarum" nella zona Malano di Drubiaglio).
I reperti più antichi risalgono al I e al II secolo d.C., emersi nel 1979 durante gli scavi per la costruzione dell'autostrada Torino-Bardonecchia e di nuove abitazioni, provenienti da luoghi di sepoltura appartenenti alla civiltà romana. La presenza di queste testimonianze è da ritenersi legata alla via delle Gallie che percorreva il territorio rivolese da est a ovest, e alla relativa proliferazione di mansiones e ville rustiche lungo il suo percorso.