
Piatto
Descrizione
L’origine del toponimo si rifà probabilmente alla posizione dell’abitato, collocato su un terreno pianeggiante. Compresa fin dall’età medievale nei territori del vicino feudo di Bioglio, amministrato dalla potente famiglia degli Avogadro, ne seguì a lungo le vicende politico-amministrative, fin quando, nel 1624 non ottenne l’indipendenza. Inglobata tra i possedimenti di Augusto Manfredo Scaglia (1618), per volere di Carlo Emanuele I di Savoia, passò successivamente a Pietro Lovera, feudatario di Castiglione Falletto. Ottenne l’indipendenza, come molti centri limitrofi, alla fine del 1700, in conseguenza delle discese napoleoniche in Italia. Nel grazioso borgo torreggia la parrocchiale di San Michele, riedificata nel XVIII secolo sull’originaria costruzione romanica, di cui è rimasto il bel campanile finemente decorato da monofore, bifore e archi a tutto sesto; all’interno della chiesa invece sono custoditi una pregiata immagine della Madonna col Bambino e San Michele, della scuola vercellese, e un bell’altare marmoreo. Nell’oratorio di San Bernardino (XVI secolo), successivamente ristrutturato e adibito in parte a camera ardente, si può ammirare il pregiato coro settecentesco.