Osasio

Descrizione

Le notizie più antiche riguardanti Osasio, in origine noto come Olsazio, risalgono ai secoli XI e XII, quando fu feudo della Sacra di San Michele in Val di Susa. Si trova pressoché al confine tra le province di Torino e di Cuneo: allora era collocato al margine tra i possedimenti dei Conti di Savoia e il Marchesato di Saluzzo. Il Po rappresentava la linea di demarcazione tra i due stati.
Intorno alla metà del Duecento, quando il Conte di Savoia fu feudatario del comune di Asti per i territori in prossimità del Po compresi tra Vigone e Carignano, Osasio appartenne alla famiglia astigiana dei Bolla. In questo periodo i passaggi di proprietà del territorio osasiese si inseriscono nel quadro delle lotte tra i Savoia e il comune di Asti. Probabilmente, fu in seguito alla pace stipulata nel 1265 fra il conte Pietro II e gli astigiani, quando Carignano ritornò sabauda, che Osasio diventò feudo della famiglia carignanese dei Provana, fedeli vassalli di casa Savoia. Dal 1295, Osasio fu parte del Feudo di Filippo di Savoia, futuro Principe d'Acaja, che comprendeva una vasta zona del Piemonte a sud di Torino e alla sinistra del Po.
Nella prima metà del XV secolo il territorio osasiese era ancora prevalentemente paludoso e Ludovico d'Acaja, divenutone tenutario, affidò i terreni a ventiquattro famiglie con l'obbligo di bonificarle e di sfruttarne il raccolto in cambio di 300 ducati d'oro. Tale contratto, ancora conservato nell'archivio comunale, risale al 17 marzo 1440 ed è considerato l'atto di nascita del comune di Osasio. Tra gli assegnatari di appezzamenti si trovano i nomi di Michele Serassio, Giovanni Accastello, Amedeo Oberto, Giovanni Grella, Giovanni Vaudagna, Antonio Lezardi, Giovanni Ferrero, Antonio Cerutti, Giovanni Rossi, famiglie i cui discendenti ancora oggi vivono nel paese.
Verso la fine de XVI fu signore di Osasio anche Pietro Granetto Signore di Costigliole Saluzzo. Nel corso dell'Ottocento, il territorio osasiese passò per via di discendenza femminile ai conti Verrua, dai quali lo acquistarono in seguito i marchesi Amoretti di Envie. A partire dal 1928, per diciotto anni durante il regime fascista, Osasio dipese dal vicino comune di Pancalieri; dal 1946 è tornato ad essere un comune autonomo.

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