
Fontanetto Po
Descrizione
Il toponimo è attestato nel Medioevo come “Fontanetus” e richiama il latino volgare (ACQUA) FONTANA, accostato al suffisso -etum-, utilizzato per formare collettivi, specialmente connessi a nomi di piante, ma anche ad altri termini. Già prima del Mille fu feudo della potente abbazia benedettina di San Michele di Lucedio, che per vari secoli mantenne diritti e beni nel territorio. Viene menzionata per la prima volta in un diploma dell’imperatore Corrado III del 1027 a favore della chiesa vercellese. Per lungo tempo i diritti di decima sul luogo appartennero alla nobile famiglia Ranzo di Vercelli. Nel 1315 il feudo passò a Riccardo Tizzoni, più tardi ai marchesi di Monferrato. Nel 1464 fu sottomessa al marchese Guglielmo VII, nel 1589 a Vincenzo I, duca di Mantova e del Monferrato. Nel XVII secolo passò ai Savoia. La sua storia seguente non mostra avvenimenti di particolare rilievo. Il suo patrimonio storico-artistico non è particolarmente ricco; tra i monumenti di maggior pregio si segnalano: la chiesa di San Sebastiano in stile romanico-gotico, che fu la prima parrocchiale, al cui interno sono presenti affreschi quattrocenteschi, e la parrocchiale di San Martino, ristrutturata nel 1793, al cui interno è presente un pulpito e un coro cinquecenteschi. L’imponente campanile presenta ancora strutture antiche risalenti al periodo romanico-gotico.