
Chivasso
Descrizione
I primi a insediarsi nel sito dell'attuale città furono gli antichi popoli celtici dei Salassi e dei Galli cisalpini, in un periodo compreso tra l'VIII e il II secolo a.C. Nella stessa area, intorno al II secolo a.C., i romani fondarono una colonia, con la funzione di accampamento militare e stazione di rifornimento lungo l'antica via Gallica.
Nel 1164, sotto la protezione dell'Imperatore del Sacro Romano Impero germanico, "Clavasium" diventa parte del feudo della famiglia nobiliare degli Aleramici. Quando questi assumono il rango di Marchesi del Monferrato, per Chivasso inizia un periodo di grande prosperità: infatti, la città viene dotata di nuove fortificazioni difensive, di un castello, di una zecca (autorizzata per coniare monete d'oro e d'argento) e di una nuova chiesa parrocchiale, in sostituzione dell'antica Collegiata di San Pietro (situata, un tempo, all'incrocio tra la strada stradale Torino e via Paleologi), di cui rimane solo il Crocifisso dell'altare maggiore (attualmente conservato nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli).
Nel XIV secolo, a seguito dell'estinzione della dinastia Aleramica, la città passa sotto il dominio dei Paleologi di Bisanzio: sotto di essi, Chivasso rimane capitale del marchesato del Monferrato e, sotto il Marchese Teodoro II Paleologo, ospita una colta e prestigiosa corte, ma i suoi cittadini dovettero più volte prendere parte alle spedizioni militari del signore.