Castiglione Torinese

Descrizione

Le prime informazioni storiche sul comune Castiglione risalgono alla prima metà del XII secolo, periodo in cui i conti di Torino ne erano i signori. Già nel 1160 avevano preso possesso del territorio i Marchesi del Monferrato, ai quali quattro anni dopo, nel 1164, confermò il dominio del luogo l'imperatore Federico I Barbarossa. Nel 1172 il comune fu concesso in feudo a Gozzelino Biandrate, mentre più tardi, nel XIII secolo, venne assoggettato nuovamente ai Marchesi del Monferrato, segnandone i confini con il territorio dei Savoia. Dai primi anni del XIV secolo fino ai primi decenni del XVI la storia di Castiglione è condizionata dalle alterne vicende delle contese fra i Marchesi del Monferrato e i Savoia-Acaia.
Nel 1308 il borgo si pose sotto la protezione di Filippo di Savoia-Acaia, al quale il conte Niccolò di Biandrate concesse tutti i diritti sul feudo. Gobliodo di Biandrate li riacquisì nell'anno 1314. Tre anni dopo la morte del conte Filippo, nel 1336, Castiglione ritornò possesso dei Marchesi del Monferrato, i quali lo conservarono per circa un secolo.
Nel 1419 venne concesso in feudo ad un personaggio poco noto, tale Valfredo, che da allora fu insignito del titolo di signore di Castiglione. Tornato per un breve periodo ai Savoia, ritornò nuovamente al Marchese del Monferrato, che nel 1437 lo concesse in feudo ai discendenti di Valfredo, che lo mantennero sino alla metà del XVII secolo.
Il comune comunque continuò a rimanere conteso tra Savoia e Monferrato anche nei secoli successivi, fino al 1631 quando, a seguito della pace di Cherasco che aveva posto fino alla seconda guerra del Monferrato, il possesso del luogo fu riconosciuto al duca Vittorio Amedeo I. Nel 1642 il feudo passò ai fratelli Turinetti, Giorgio (1606-1673) e Giovanni Antonio (1602-1683), di Chieri, rispettivamente intendente delle finanze e maestro auditore della Camera dei Savoia. Questi intrapresero l'opera di restauro dell'antico castello, andato distrutto nei primi decenni del secolo XVII. Trasformato in villa residenziale, vi furono ospitati più volte la duchessa Maria Cristina e il figlio Carlo Emanuele II. Da allora la storia del comune seguì quella dello stato sabaudo.

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