
Casapinta
Descrizione
Il paese di Casapinta era in origine, con Mezzana, Soprana, Crosa e Strona, uno dei cinque cantoni che componevano la comunità del Mortigliengo. Fino al XIII secolo questo territorio rimase quasi deserto e fu sede di una estesa foresta, che attorno all'anno Mille l'imperatore Ottone III donò al vescovo di Vercelli. L'insediamento umano nella zona divenne quindi più denso e si stabilizzò; la sede parrocchiale era a Mezzana e nel 1243 il territorio passò sotto il controllo del Comune di Vercelli. Nel 1351 il Mortigliengo fu ceduto alla famiglia Visconti e da questa, nel 1373, tornò nuovamente alla curia vercellese. Gli abitanti della zona, analogamente a quelli di Biella, fecero atto di dedizione a Casa Savoia per evitare di ricadere sotto la signoria del vescovo Giovanni Fieschi, inviso alla popolazione. Nel 1627 i centri abitati del Mortigliengo, che nel frattempo era stato elevato al rango di marchesato, si separarono tra di loro erigendosi in comuni autonomi; Casapinta rappresenta la parte sud-orientale dell'antica comunità.
Pur se costituita in comune autonomo per circa due secoli Casapinta non ebbe un municipio: le riunioni del consiglio comunale si svolgevano infatti in locali annessi alla parrocchia e gli archivi anagrafici venivano conservati in sacrestia. Nel 1820 furono realizzati due vani ricavati da un porticato in Cantone Nicola, ma data la limitatezza dello spazio disponibile tale soluzione si rivelò presto insoddisfacente. Un vero e proprio palazzo comunale fu costruito, dopo una lunga fase progettuale, solo tra il 1874 e il 1875. Nel 1960 la sede comunale venne infine spostata in un edificio più recente il quale in precedenza destinato a Casa del Fascio.