
Carignano
Descrizione
Come testimoniato dai reperti archeologici del Garetìn, un isolotto sul Po a valle del ponte per Carmagnola, il tratto di fiume compreso fra i due ponti di Carignano era attraversato almeno già nel Neolitico (asce di pietra verde piemontesi erano scambiate dalla Bretagna all'Ungheria). Con ogni probabilità, a partire dall'età del bronzo (famosa l'ascia di bronzo tipo Cressier da Carignano), si era introdotta la navigazione del fiume e diversi punti lungo il suo corso si erano sviluppati nei millenni sia come porti che come guadi per gli scambi commerciali.
Nella posizione dove oggi sorge il ponte per Racconigi fra Lombriasco e Carmagnola (nei pressi di Casalgrasso), è stata trovata una spada votiva del IX secolo a.C., di un tipo attestato nella valle del Reno, probabilmente a protezione di un altro porto-guado. A partire dall'VIII secolo a.C. è invece documentata la presenza di comunità etrusche alloctone, dedite al commercio transalpino.
In età augustea, a partire dal 49 a.C., si era compiuta la colonizzazione della pianura a monte di Torino, un territorio che Roma aveva fino ad allora semplicemente attraversato, senza penetrarlo, sfruttando una strada preesistente che collegava gli abitati protostorici di Carmagnola e Cavour, attraverso un guado sul Po presso l'attuale Carignano.
Sempre in età augustea veniva costruita una seconda strada romana per collegare Torino a Carmagnola, passando con ogni probabilità anche questa volta per Carignano e guadando il Po nello stesso punto o presso Casalgrasso. Intorno al quadrivio dovettero sorgere vari insediamenti, testimoniati da reperti archeologici come tombe romane, vasellame, tratti di selciato ed armi.