
Candiolo
Descrizione
Secondo qualche studioso, il toponimo “Candiolus”, attestato nell’anno 1253, si rifà all’esito dell’Italia settentrionale di “Candidolus” per “Candidulus”, diminutivo in -ULUS, del nome personale latino CANDIDA. La sua origine antica è attestata dal rinvenimento di reperti archeologici di epoca romana, come urne cinerarie, monete, ampolle, vasi di terracotta. Le prime notizie storiche documentate risalgono invece all’XI secolo, precisamente a un atto di vendita conservato nei documenti dell’abbazia di Rivalta. Nel 1347 fu distrutta durante il conflitto bellico scoppiato tra i Savoia e i marchesi di Monferrato. In seguito, nel 1630, fu saccheggiata dall’esercito francese capeggiato da Rechelieu; mentre nel 1690 fu depredata dai soldati del Cantinat. Durante il periodo della dominazione napoleonica fu nuovamente saccheggiata dai francesi. La sua storia successiva segue quella dei territori circostanti. Tra le testimonianze storico-architettoniche del suo passato figurano la nuova parrocchiale, edificata agli inizi del XVIII, al cui interno è possibile ammirare un pregevole altare in marmo in stile romanico, un pulpito ligneo riccamente intagliato e numerosi dipinti. Degne di nota per il loro valore artistico sono: una Torre del 1300, appartenente alla ormai inesistente struttura del vecchio castello; il Santuario della Madonna delle Grazie, eretto nel 1800, e il Palazzo Comunale, accanto al quale si erige una torre campanaria.